Quartieri borghesi.

Obiettivo di oggi: vedere i quartieri residenziali di Bangkok.

Lasciato il più elegante centro commerciale, ci dirigiamo verso la parte più esterna della città percorrendo una ragnatela di stradoni che nemmeno il più saggio dei ragni saprebbe percorrere. Ad un certo punto, il paesaggio cambia drasticamente: ai lati delle strade non si vedono più le botteghine o i ristoranti di latta a cui siamo abituate, nemmeno i condomini di cemento o qualche canale: solo degli altissimi e grigissimi muri di pietra, intervallati solo dalle entrate e distinguibili l’un l’altro solo per il numero che li contrassegna.
Incuriosite, chiediamo spiegazioni: all’interno di queste mura di cinta vi sono i villaggi dei “ricchi”. Essi, infatti, preferiscono avere la percezione di non essere in città, pur essendoci, e cercano casa in questo mix tra residence e villaggio turistico, grande quanto un paesino di mille abitanti, con tanto di stradine, piazze, palestre, piscine e piccoli supermercati. 
All’interno, le case sono una identica all’altra, di visibile stampo americano e l’entrata è consentita, chiaramente, solo ai residenti. 

Per nostra fortuna, una cognata della nostra guida abita all’interno di questi Village e siamo andate a visitarla.

La casa era grande, pulita ed ampia quanto piena di stranezze. Innanzitutto il bagno, senza pavimento ma con tante pietre su cui camminare, come parte del “giardino” – si può chiamare giardino una cosa senza erba? ; in secondo luogo il numero esorbitante di oggetti e cianfrusaglie presenti nella casa: centinaia di uccelli-soprammobili, quadri ovunque, cuscini di ogni tipo e specie e chi più  ne ha più ne metta. Ma la sorpresa è arrivata dopo, quando ci ha mostrato la sua stanza preferita: apriamo la porta e sembra di essere catapultate nel mondo di Hello Kitty, tra pareti rosa, letto rosa, cuscini rosa, armadi rosa, scrivania rosa, cianfrusaglie rosa, quadri rosa, cornici rosa, copri iPad rosa .. il tutto rigorosamente marcato Hello Kitty!

Insomma, ricordava in tutto e tutto la casa di una ricca bambina viziata, peccato che la padrona avesse circa cinquant’anni! 

Quindi, in queste false oasi di pace identiche al paese dal quale provengo, vive la borghesia di Bangkok. Bene, ora non vedo l’ora di vedere dove sta la gente comune!